La FIV e la FeLV

La FIV e la FeLV sono le più comuni malattie infettive nei gatti e la loro diffusione dipende dall’età, dal sesso, dall’ambiente e dallo stato immunitario dell’ospite.

La FIV o virus dell’immunodeficienza felina ha una patogenesi simile a quella dell’HIV (AIDS) dell’uomo ed è caratterizzata da un lungo periodo di latenza clinica, durante il quale non si vedono i sintomi ma le difese immunitarie dell’ospite si riducono progressivamente.
La diffusione dell’infezione da FIV va da un 1% ad un 30% a seconda dello stile di vita del gatto, se abita in casa o all’aperto e dal numero di soggetti con cui convive.
La trasmissione avviene principalmente attraverso morsi e ferite profonde più frequenti tra soggetti interi, accoppiamenti o per via transplacentare se la madre si infetta nelle prime fasi della gravidanza. La condivisione di ciotole e lettiere solitamente rappresenta una modalità di contagio abbastanza rara.

I primi segni della malattia, associati ad immunodepressione, sono spesso inapparenti, compaiono dopo alcuni mesi o anni dall’infezione e sono per lo più apecifici come dimagramento, anoressia, linfoadenomegalia, febbre, stomatite-gengivite; successivamente negli stadi terminali compaiono infezioni secondarie, patologie oculari, neoplasie (linfoma, leucemia) e malattie sistemiche.

La FeLV o virus della leucemia felina è una malattia infettiva comune nei gatti con vita all’aperto e nelle colonie.
La trasmissione avviene con saliva, urine e feci tramite condivisione di ciotole e lettiere, sebbene il virus abbia poca resistenza nell’ambiente esterno ed è necessario passi breve tempo dal contatto con l’animale infetto.

Come nelle altre malattie infettive, i sintomi clinici da FeLV compaiono dopo alcuni mesi o anni dall’infezione in modo molto variabile con immunodepressione, anemia, malattie sistemiche e neoplasie.

La diagnosi di FIV e FeLV si effettua attraverso un test sierologico in grado di rilevare la presenza di anticorpi prodotti dall’organismo dopo 3-4 settimane dall’infezione. Il risultato è attendibile se eseguito dopo i 6 mesi di età, poiché i gatti con madri malate possono nascere negativi ma risultare falsamente positivi, in quanto il test rileva gli anticorpi materni assunti con il colostro che permangono in circolo alcuni mesi.

Non esiste ad oggi una cura per queste malattie infettive, ma si possono utilizzare terapie antivirali in grado di rallentare o bloccare la replicazione del virus e trattamenti immunomodulatori per sostenere il sistema immunitario.
Per la FeLV è disponibile un vaccino in grado di prevenire i segni della malattia e ridurre la persistenza della viremia; è consigliato nei gatti dalle 8 settimane di età che svolgono vita all’aperto e l’immunità inizia dopo 3-4 settimane dal primo ciclo di vaccinazione.