Il microchip è lo strumento con il quale possiamo identificare il nostro animale attraverso un codice univoco di 15 cifre, a cui corrispondono i suoi dati e quelli del proprietario ed è indispensabile per poter viaggiare e per la rintracciabilità in caso di smarrimento.

Avere un cane prevede l’obbligo di mettere il microchip entro 60 giorni dalla sua nascita o entro 30 giorni da quando viene preso, se ha più di due mesi di età. Sono previste delle sanzioni secondo la legge se il cane non risulta registrato all’anagrafe canina e se non vengono comunicate alla propria Asl di appartenenza eventuali variazioni sul possessore.

Per i gatti e furetti l’inserimento del microchip è su base volontaria e viene consigliato quando l’animale esce di casa e c’è il rischio che si allontani, mentre è obbligatorio nelle compravendite e per poter andare all’estero.

Il veterinario si occupa dell’inserimento e registrazione del microchip nella banca dati regionale dell’anagrafe animali d’affezione e può rilasciare certificati di buona salute, di prestazioni ed analisi di laboratorio eseguite, come documenti dal valore legale.